Da Pegaso Distribuzione Ferramenta ad Anagni potrai trovare anche abrasivi flessibili, ovvero le tele e le carte abrasive con cui sono fatti la maggior parte degli utensili. I prodotti di questa categoria in vendita sono numerosissimi: abrasivi ceramici, ruote lamellari, nastri abrasivi su misura e molto altro.
Nastri abrasivi su misura
Ruote di contatto
Rotoli e fogli in tela abrasiva
Rotoli e fogli in carta abrasiva
Dischi in carta e tela abrasiva
Manicotti in tela abrasiva
Ruote lamellari con gambo
Ruote lamellari con foro
Dischi abrasivi in fibra (fibrodischi)
Dischi abrasivi ad attacco rapido
Dischi abrasivi lamellari e dischi da taglio e sbavo
Spazzole in filo
Abrasivi rigidi
Surface conditioning - SCM
Unitized
Abrasivo strip & clean
Cutting & polishing
Tessuto non tessuto
Prodotti per la lucidatura
Superfinitura
Frese e lime rotative in metallo duro
Il corindone è il minerale più utilizzato nella produzione di abrasivi flessibili: si tratta di un ossido di alluminio sintetico (Al2O3, lo stesso minerale di cui sono fatti rubini e zaffiri) ottenuto dalla fusione della bauxite ad una temperatura di3000 °C. È un minerale duro e resistente agli urti ed all'usura, e per questo il più usato per la confezione di nastri abrasivi, ruote lamellari e anellini abrasivi.
Minerale sintetico, utilizzato dalla fine del 1800 con lo scopo di realizzare un minerale più performante dell'ossido di alluminio. È, infatti, un minerale estremamente duro, vicinissimo al diamante, ideale per la lavorazione di vetro, ceramica, materie plastiche, ghisa e bronzo.
È un evoluzione del corindone, ottenuto dalla fusione ad altissima temperatura di ossido di alluminio (Al2O3) ed ossido di zirconio (ZrO2). Così si ottiene un minerale più duro del corindone, ma più tenace. Questa caratteristica lo rende più performante del corindone nella lavorazione (a nastro abrasivo o ruota lamellare) di materiali difficili come ad esempio gli acciai inossidabili.
È uno degli abrasivi più performanti disponibili. Un'evoluzione del corindone che viene ridotto in una polvere finissima e poi ricompattato e sottoposto ad un processo di sinterizzazione (a circa 1300 °C). Il solido ottenuto viene frantumato per ottenere il grano abrasivo della dimensione voluta. La sua durezza è comparabile a quella del corindone, ma con una struttura interna molto uniforme che gli consente di consumarsi in modo ottimale durante il processo di abrasione. Per questo è utilizzato per lavorazioni su materiali difficili, come acciai inossidabili e legati e per forti asportazioni.
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